La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Incontro/AGGIORNAMENTO delle Comunità del Centro Italiano - Roma, 4 - 5 gennaio 2007


 

Tema proposto:    La formazione permanente

(sintesi)

 

- per vivere con più convinzione la scelta della vita consacrata

- per recuperare l’ identità carismatica

- per incrementare il nostro dinamismo apostolico

 

 

Formazione permanente è termine polivalente, noi lo assumiamo in relazione alle tre aree sopraindicate.

  -“formazione permanente” suona come un imperativo categorico di fedeltà a un progetto originario precisamente finalizzato” (G.G.Zoppetti). Non può essere assunto come un impegno facoltativo e a tempo determinato.

 

Nella vita religiosa alla formazione permanente è affidata la ricerca di:

-dare senso alla propria esistenza.

-vivere nella fedeltà la propria vocazione, nel proprio istituto secondo il carisma della fondatrice

-realizzare la missione propria dell’ istituto fecondando con le opere il suo dinamismo apostolico.

 

  Il processo formativo come fattore di crescita globale non può essere determinato principalmente dall’esterno, ma è processo anzitutto interiore, personale, nascosto,  mai del tutto compiuto....per l’ originaria apertura e spinta ininterrotta ad autroscendersi della persona umana....

 

  La formazione permanente è sentita oggi come capacità di imparare dalla vita, saper ascoltare  e rispondere agli interrogativi della vita. Dunque esigenza irrinunciabile ...

 

   In sintesi, pensando ad una persona consacrata la formazione permanente si può ritenere come un processo di conversione continua, un volgere lo sguardo verso i valori essenziali della vocazione alla vita cristiana e alla vita religiosa per interiorizzarli sempre più profondamente e visibilizzarli nella esperienza personale e nell’ impegno apostolico.

  

Letta in questa prospettiva, la formazione permanente deve privilegiare: a) la continua interiorizzazione dei valori evangelici, con la preghiera, la Parola e i sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione; b) la conferma  del proprio appartenere a una famiglia religiosa; c) una seria e profonda conoscenza delle realtà umane e socio-culturali in cui si opera; d) il vivere e operare comunitario e apostolico di ogni giorno, lasciandosi interpellare dalle situazioni; e) un camminare in sintonia con la storia (saper discernere e saper cogliere i segni dei tempi).

  

  Tutta la formazione e la vita intera  dev’essere concepita in funzione della testimonianza evangelica e dell’evangelizzazione.... La missione di evangelizzare non è una dimensione facoltativa, bensì essenziale della vita religiosa, appartiene al carisma di ogni forma di vita consacrata....

 

   È il concetto di missione, che si realizza nella vita apostolica, come “esigenza vitale” che va sottolineato, se si vogliono intendere correttamente aspetti importanti della vita nella loro intrinseca unità e naturale interdipendenza: Vocazione-carisma-missione.

 


Sr. Elena Marchitielli, fa