BREVE RESOCONTO DEL PELLEGRINAGGIO
DELLE RELIQUIE DI S. ORSOLA LEDÒCHOWSKA
IN TERRA TANZANIANA
(dal 4 marzo 2020 al 28 marzo 2020)
L’anno scorso programmando il Giubileo dei 100 anni della Congregazione nel Centro Tanzaniano pensammo che, poiché pochi conoscono la nostra Fondatrice e pochi hanno una devozione per lei, sarebbe stato bene fare un pellegrinaggio con le reliquie di S. Orsola girando nelle varie comunità e strutture dove lavoriamo e visitando le parrocchie di cui le comunità fanno parte in modo da incontrare molti fedeli.
Non sapevamo come avremmo organizzato...ma esprimemmo questo desiderio alla nostra Madre e lei, quando é venuta in visita in Tanzania, ci ha portato le reliquie della Fondatrice proprio per fare il pellegrinaggio.
Dopo vari incontri con le superiore delle comunità abbiamo deciso che le reliquie sarebbero state circa due- tre giorni in ogni comunità e la superiora con il parroco avrebbero organizzato il programma di quei giorni, a cominciare dall’accoglienza fino alle varie celebrazioni. Questa responsabilità data alle superiori locali ha fatto sì che le suore di ogni comunità si impegnassero in prima persona per rendere festosa sia l’accoglienza che la preghiera. Inoltre ogni suora si é resa disponibile a preparare i fedeli distribuendo depliant, parlando della Fondatrice e del suo carisma e coltivando nei fedeli il desiderio di vedere e venerare le reliquie della nostra Santa. In varie comunità tre giorni prima dell’arrivo delle reliquie, le suore hanno partecipato attivamente all’adorazione in parrocchia o alle Via Crucis con i fedeli, meditando, durante l’adorazione, o alla fine della Via Crucis, le parole del Testamento della nostra Fondatrice. Questa preparazione ha fatto sì che le persone aspettavano con tanto desiderio l’arrivo delle reliquie e in tutti i posti dove siamo arrivate hanno accolto le reliquie con fede, gioia ed entusiasmo. Il giorno quattro marzo alle 11, 00 del mattino le reliquie sono partite dalla chiesetta di Mkiwa, dove le suore tutte erano raccolte in preghiera. Le reliquie sono state portate in processione dalla superiora Centrale sr Maria Teresa Tesha, mentre la campana della Missione suonava a festa durante tutto il viaggio. Sr Maria Tesha ha affidato le reliquie a sr Modesta superiora della casa di Mkiwa che aveva il compito di custodirle fino al momento che le avrebbe affidato ad un’altra superiora di comunità. L’autista della macchina è stato padre Alessandro Manzi missionario dei Padri del Preziosissimo Sangue e amico della congregazione. Lui oltre a fare da autista ha dato il suo aiuto spirituale alle comunità specialmente celebrando la S. Messa e collaborando con i sacerdoti locali per la confessione. Nei viaggi da una comunità all’altra c’era anche sr Incoronata Lemmo che aveva il compito specialmente di parlare alla gente su S. Orsola.
Durante i viaggi da una comunità all’altra in macchina si recitava il rosario o altre preghiere. Tutto il Viaggio é durato dal 4 marzo, giorno in cui siamo partiti da Mkiwa sino al 28 marzo, giorno in cui siamo tornati a Mkiwa. In questi 24 giorni abbiamo visitato 10 comunità. Siamo tornate a Mkiwa perché cominciava la settimana di Passione e poi la Settimana Santa. Avevamo programmato che dopo Pasqua avremmo continuato a visitare le altre 5 comunità della Regione di Singida.
Verso la fine del pellegrinaggio si é presentato il primo caso di “coronavirus” in Tanzania per cui sono cominciate piano piano le restrizioni (chiusura della scuola, non possibilità di riunirsi in grandi gruppi ecc... e dopo Pasqua il nostro Vescovo di Singida ha consigliato di posticipare il pellegrinaggio delle reliquie in un periodo da stabilire. Attualmente le reliquie di S. Orsola sono nella Chiesa di Gesù Agonizzante a Mkiwa. Sono state poste in una parte laterale della chiesa e lì le suore e le ragazze, a seconda del loro tempo disponibile, vanno a pregare. In questo modo continuiamo gli impegni del Giubileo anche se in un modo diverso...
La prima comunità visitata dalle reliquie é stata Dodoma. Era una giornata in cui pioveva a dirotto ma questo non ha evitato che la gente, le suore nostre e quelle di altre congregazioni insieme ai nostri bambini non ci accogliessero con gioia e festa. Sin dall’inizio abbiamo programmato che le reliquie fossero portate dlla superiora di una comunità che poi l’affidava alla superiora della comunità successiva e poi questa l’affidava alla superiora della terza comunità e così via fino a tornare alla superiora del Centro. Pertanto sr Modesta arrivata a Dodoma le ha affidate a sr Aurea, superiora della comunità. L’accoglienza in ogni posto é stata molto festosa. Dapertutto quando arrivavano le reliquie di S. Orsola le suore e la gente presente cantava, intervallando i canti con i tipici strilli di gioia della gente africana e battendo le mani così forte e per così lungo tempo che si può pensare che dopo avranno avuto le mani dolenti. Questo é il loro modo di esprimere la gioia e l’entusiasmo! In quelle comunità in cui c’erano bambini o giovani l’entusiasmo era ancora più evidente. Le suore, nella preparazione hanno cercato di insegnare al coro parrocchiale o ai bambini e giovani, i canti con le parole del Testamento della Fondatrice musicate da una nostra suora in occasione della canonizzazione della Fondatrice. Pertanto in ogni luogo si sentivano ripetere, canti su S. Orsola. In tutte le comunità e nelle corrispondenti parrocchie ci sono stati momenti di preghiera, S.Messe, adorazioni, veglie di preghiera.
In quasi tutte i posti che abbiamo visitato, dopo la S. Messa o dopo l’adorazione c’era il momento della venerazione delle reliquie:
mentre il coro cantava, la gente, con molta devozione, si accostava alle reliquie, sostava in preghiera e poi depositava in una ciotola di terracotta la sua preghiera scritta con una richiesta di grazia.
Nella parrocchia di Morogoro – Kola lo stesso Vescovo di Morogoro ha voluto celebrare la S. Messa e poi si é messo in fila insieme alle altre persone per venerare le reliquie di S. Orsola.
Alla fine della preghiera poi il sacerdote metteva nella ciotola alcuni grani di incenso e bruciava il contenuto mentre il coro cantava....” come incenso sale a te la mia preghiera”( Sal 141,2).
Dopo le varie celebrazioni in parrocchia di solito all’uscita della Chiesa c’erano sempre due o tre suore che distribuivano depliant con la storia della Fondatrice e immaginette di S. Orsola con la Novena, inoltre invitavano la gente a prendere a caso un pensiero di S. Orsola scritto su fogliettini di carta e posti in un cestino.
Ad ogni sacerdote è stato dato il libro sulla vita della Fondatrice scritta in kiswahili da un sacerdote francescano.
In ogni parrocchia o in ogni posto prima o dopo la celebrazione c’era sempre un momento in ui si mostrava ai fedeli una “presentazione” con la vita di S. Orsola. In varie parrocchie durante l’adorazione c’era la possibilità di accostarsi al Sacramento della Penitenza e molti sono stati i fedeli che si sono accostati ai sacramenti. Le suore di ogni comunità hanno vegliato in preghiera l’ultima notte prima che le reliquie partissero dalla propria comunità. Quando abbiamo pensato di fare questo pellegrinaggio non pensavamo affatto che sarebbe stato così. La nostra intenzione era far conoscere la nostra Fondatrice e incentivare la devozione a lei negli ambienti in cui lavoriamo...ma la Fondatrice ha fatto molto di più...La partecipazione dei fedeli é stata sorprendente.
La gente commossa davanti alla reliquia ha pregato e fatto richieste di grazie con tanta fede... hanno fatto veglie di preghiera...si sono accostati al Sacramento della Penitenza gente che da anni non si confessava... più di quanto succede a Pasqua e Natale. Nei due giorni che la congregazione poteva ricevere l’indulgenza plenaria molta gente della parrocchia di Itigi( giorno 19 marzo) e di Leto (giorno 25 marzo) hanno potuto ricevere l’indulgenza plenaria...
A Itigi il direttore dell’ospedale ha chiesto che le reliquie passassero tra i malati...é stata una esperienza molto forte... i malati, anche quelli scoraggiati, hanno cominciato a pregare e si sono rasserenati, ognuno voleva ricevere la benedizione, anche i mussulmani chiedevano di poter ricevere la benedizione con le reliquie...
Anche per le suore delle comunità la visita delle reliquie é stata un’esperienza molto forte. Il loro impegno per preparare la gente e per pregare insieme con loro é stato un aiuto spirituale per tutte le suore e per la comunità nell’insieme. La gioia sostenuta dalla fede ha fatto sì che le suore siano state capaci di restare a lungo senza stancarsi davanti a Gesù Eucarestia, durante l’adorazione o durante le veglie di preghiera.
Penso che con il pellegrinaggio delle reliquie la Fondatrice ci abbia fatto un grande dono spirituale.
Ringraziamo la Madre Beata che ci ha dato il permesso e ringraziamo S. Orsola che in questo pellegrinaggio ha operato tante grazie spirituali nel cuore delle orsoline e della gente. Penso che dopo questo pellegrinaggio molta più gente conoscerà S. Orsola Ledòchowska, la sua vita e il suo carisma e la devozione per la nostra Santa sarà certamente aumentata.