SUPERIORA GENERALE DELLE SUORE ORSOLINE SCGA

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Varsavia, 23 giugno 2002

Molto Amate Suore,

Oggi, a mezzogiorno del tempo centroeuropeo, le nostre Suore: Sr. Margherita Tiburzi, Italiana e Sr. Rosa Nita Pilonetto, Brasiliana, sono giunte a Tagaytay City nelle Isole Filippine. Le accompagna la Superiora del Centro Italiano, Sr. Giulia Esposito, che rimarrà con le Suore per due settimane. Il Centro Italiano infatti patrocina questa nuova missione. Vi scrivo di getto, con il cuore colmo di gioia, perché la nostra piuttosto piccola Congregazione può dare al Signore, dalla propria povertà operai per la sua vigna nel continente asiatico; perché possiamo offrire a Dio e alla Chiesa il nostro modesto dono di gratitudine per la canonizzazione della nostra Madre Fondatrice, che si sta avvicinando. Con particolare gratitudine penso oggi al nostro Centro Italiano e a quello Brasiliano…

Venerdì sera, nella parrocchia di Primavalle, nella quale lavoriamo da oltre sessant’anni, si è svolta una commovente cerimonia del mandato delle nostre missionarie, orsoline. Durante la Santa Messa, concelebrata da un gruppo internazionale dei sacerdoti (Italiani, un Americano, un Brasiliano, un Polacco, un Filippino, un Tanzanese) le nostre Suore missionarie hanno ricevuto le croci missionarie, e da me, a nome della Congregazione, le reliquie della nostra Fondatrice. Nella preghiera dei fedeli e in quella della benedizione abbiamo domandato a Dio, di circondare della sua protezione le sue serve che vengono mandate, per portare l’annuncio della salvezza e della pace, per annunziare con la loro vita l’amore e la misericordia di Cristo, inserendosi nel lavoro della Chiesa locale, nello spirito della nostra beata Madre e del carisma della Congregazione. Alla nostra beata Madre abbiamo domandato di essere presente tra loro in questa nuova missione, di insegnare loro, come farsi tutto a tutti, di proteggerle, di consolarle, quando verranno i momenti più difficili.

All’incontro di Primavalle hanno partecipato gli amici, gli educandi delle Suore, e anche le nostre comunità italiane rappresentate da numerose Suore. Il giorno seguente, nella nostra cappella al Casaletto, abbiamo continuato la comune preghiera secondo le intenzioni delle Suore, secondo le intenzioni di coloro dai quali vengono mandate e per ottenere la benedizione di Dio per la nuova missione. Anche al Santo Padre ho chiesto la benedizione per le Suore e per tutta la Congregazione. Da oggi, infatti, tutta la Congregazione è presente in questa piccola comunità nelle Filippine.

Alle ore 18.30 le Suore sono partite dall’aeroporto romano di Fiumicino per Parigi, e da lì per Manila. Da Parigi hanno volato per circa 14 ore. A Manila le nostre Suore erano attese dai Padri Francescani (conventuali) che, con la macchina, le hanno accompagnate a Tagaytay, distante circa 60 chilometri. Questa notte la trascorreranno ancora nella casa dei Padri Francescani e domani traslocheranno in una casa che abbiamo affittato, dove inizieranno una vita “normale”. Alcune ore fa ho parlato al telefono con Sr. Giulia. Il viaggio è andato bene. Stanche dopo il lungo volo, si preparavano per dormire (tra l’Europa e le Isole Filippine ci sono sei ore di differenza). I Padri hanno accolto le nostre Suore con una straordinaria ospitalità.

Le Suore si dedicheranno le prime settimane, e forse i primi mesi, allo studio della lingua e si guarderanno intorno nella situazione locale e considereranno le possibilità di un concreto lavoro apostolico. Le proposte sarebbero numerose, ma desideriamo operare una buona scelta. La casa dove abiteremo è molto vicina alla casa di formazione dei Frati Minori Conventuali che sono disposti ad offrire ogni aiuto, iniziando da quello spirituale. Durante il mio soggiorno a Roma, ho parlato con il provinciale nelle Filippine, P. Stephen e mi sono rafforzata nella convinzione di poter contare sui Padri.

Questo riguardo alla nostra missione. Al ritorno di Sr. Giulia in Europa avremo più notizie e può darsi alcune foto rappresentanti la realtà di quel posto. Rendiamo grazie a Dio perché ci ha chiamate nuovamente e inviate proprio lì, nella terra filippina, ricca spiritualmente.

Vi ricordo nella preghiera e chiedo che facciate altrettanto per me.

                                     Con un abbraccio

                                                                    

madre Jolanta Olech 

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