URSULINE SISTERS  AHJ

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PHILIPPINES

FILIPPINE

 

Le Suore scrivono...

  29 maggio 2004 - FESTA SOLENNE 

   

E’ la mattina presto del  30 maggio 2004, mi sveglia il forte rumore della pioggia che a scrosci  si sta rovesciando su Tagaytay … e il pensiero corre veloce  a quanto abbiamo vissuto ieri e nei giorni precedenti.

Non senza dire GRAZIE SIGNORE! Ripensando alle richieste e preghiere abbondanti che rivolgevamo al Signore, a tutti i santi, alla nostra S. Orsola, perché ci concedessero una buona giornata in occasione della festa del 29, mi è sembrato di vedere come tutti i santi stendessero le loro mani sotto il cielo per trattenere le minacciose nuvole colme di pioggia   e concederci lo spazio del tempo buono, ed ora che tutto è finito  come se avessero ritirato le braccia,  ed ecco la pioggia di nuovo ha ripreso il suo corso (nella settimana precedente infatti erano incominciati i famosi tifoni con vento e pioggia  forte).

La giornata di ieri, 29 maggio: una festa bellissima, carica di significato per noi!  Una tappa significativa e lo sprone per nuovo vigore,  per un nuovo entusiasmo del nostro essere qui. Raccolti nella cappella del Barangay: (adiacente la nostra casa  e per la prima volta abbiamo pensato di fare la festa in mezzo alla gente del posto) amici,  suore e sacerdoti, giovani vecchi, bambini…,

con la presenza della nostra Superiora, Suor Francesca Sagun,

del Vescovo della nostra Diocesi S.E. Luis Antonio Tagle, che ha presieduto la solenne S. Messa, abbiamo fatto corona alla grande immagine della nostra S. Orsola (quella ricamata a mano a punto croce).

 Abbiamo gioito per i 25 anni  di consacrazione religiosa di Sr. Rosa Nita. Il perno della celebrazione: Ringraziare il Signore  per  la canonizzazione di S. Orsola, e la rinnovazione dei voti di Sr. Rosa Nita, nel suo 25° di Consacrazione religiosa.

 

Partendo dalla casa,  si  è snodata una piccola processione: Croce, ministranti, lettori, quadro e reliquia di S. Orsola, suore Orsoline, sacerdoti celebranti e Vescovo. Percorrendo il breve tratto si è raggiunta la Chiesetta del Barangay. Siamo state accolte dalla gente già radunata  in cappella, e dal canto che il coro dei seminaristi del PIME; dirigevano al suono della pianola e dei tamburi. Il quadro e la reliquia  di S. Orsola è stato posto sotto il grande crocifisso che troneggia nella parete centrale dietro l’altare.

 

Raccolta, preparata a puntino la celebrazione ma nello stesso tempo molto semplice, spontanea, fraterna e gioiosa. Un piccolo sbaglio ha fatto scattare l’ilarità fra tutti: al posto di “Suor Rosa che rinnova la sua consacrazione”, è stato detto: “Santa Rosa…” Questa ilarità, questo sorridere sommessamente, ci ha accompagnate durante tutta la celebrazione e non era affatto fuori posto, quando il vescovo nell’omelia ha ribadito più volte l’aspetto importante del sorriso come espressione di felicità.  A proposito di felicità ha chiesto alla gente: “quando voi incontrate le suore Orsoline, pensate che siano felici o no? E da cosa lo vedete?”  Tutti hanno  risposto:  “Sì. dal sorriso!” E parlando di S.Orsola, ha sottolineato l’importanza di amare il Sacro Cuore e ricambiare “amore, per amore, sacrificio per sacrificio, se necessario - sangue per sangue” e tutto questo, ha aggiunto, con il sorriso, con la gioia. Una vita da vivere come S. Orsola “non con cose straordinarie, ma facendo le piccole cose ordinarie  con uno straordinario amore, e con il sorriso.”  

Queste realtà di vita, testimoniate e raccomandate da S. Orsola, unendoci  anche la nostra vita quotidiana,  le abbiamo volute esprimere nella S. Messa e specialmente nell’offertorio: Pane e Vino, (Sr. Rosa e Sr. Violetta), una grande orchidea (una ragazza),  un cesto di frutta – Micelle (nostra prossima candidata) e Flor, nella rinnovazione dei Voti di Sr. Rosa e nostri, nel ringraziamento a tutti fatto da Sr. Margherita e Sr. Francesca… nel bacio della reliquia alla fine della Messa e infine:  nell’agape fraterna.

La piccola comunità di tre suore (quattro in questi giorni, con la presenza di Sr. Francesca), si è ritrovata circondata da più di 200 persone, fra rappresentanti di religiose di altre Congregazioni, sacerdoti, laici  amici, sia del nostro  Barangay, che venuti da Manila, Imus, Paliparan, Mabuhai City,  Antipolo ecc.

Adiacente alla casa è stato comperato, recentemente,  un altro pezzo di terreno, il quale ripulito dalle erbacce e dalle sporcizie, addobbato adeguatamente per l’occasione, ha offerto un ottimo luogo di incontro per tutti questi amici. Per l’occasione abbiamo chiamato una ditta per preparare e distribuire il cibo e tutto si è svolto nella più grande fraternità, gioia, scambio delle  congratulazioni, ecc.

Cosa dire dell’aiuto ricevuto dalle Suore di altre Congregazioni?  Qui si sperimenta fortemente la solidarietà. Qui ci si sente famiglia anche con le altre Congregazioni. Abbiamo ricevuto un aiuto grandissimo da parte loro, nella preparazione riguardo al cibo, e anche nell’addobbo del campo.

La collaborazione è stata molto bella e veramente fraterna con il gruppo dei laici “Fiori di maggio” (un gruppo di persone  adulti e giovani, donne e uomini, che si occupano annualmente della cura della cappellina, della Messa mensile, e specialmente della funzione religiosa giornaliera del mese di  maggio, di varie festività, processioni ecc.) Ci hanno aiutato nella preparazione della cappellina e la liturgia, a fare l’accoglienza delle persone. 

La fatica dei giorni passati (per pulire il campo, per organizzare e correre da un parte all’altra, la preparazione della piccola mostra per illustrare la vita di S. Orsola e della Congregazione – preparata da Sr. Francesca), la pulizia della casa, la preoccupazione che tutto fosse preparato a puntino, l’incertezza del  chi, e quanti risponderanno al nostro invito… soprattutto il tempo! Ci sarà propizio o manderà tutto all’aria? Tutto ciò la sera del 29,  lo avevamo già alle spalle,  pervase da  un grande sollievo, accompagnato dalla gioia profonda di chi ha ricevuto una ricompensa più grande di quella aspettata, ci siamo recate in cappella per cantare  il nostro grande GRAZIE.

Un “grazie” per la profonda e gioiosa riconoscenza per quanto abbiamo vissuto e  ricevuto, ma anche un “grazie” che suggelli una nuova tappa di partenza.

Abbiamo ricevuto manifestazioni di grande benevolenza da parte dei laici del nostro Barangay,  i quali  ci hanno manifestato il desiderio di averci fra di loro per aiutarli nella crescita della fede. Appello che accogliamo come dono piovutoci dal cielo, e che ci impegna ad aprire cuore, interessi e forze ai nostri fratelli  vicini.

 E ancora una volta il disegno di Dio ci si manifesta in tanti piccoli flash: la festa del 29 maggio, attraverso un notevole sforzo di apertura verso gli altri voleva essere un punto di arrivo, era una tappa da raggiungere e… si è trasformata in punto di partenza! E’ questa la logica di Dio, per la quale continueremo a cantare il nostro GRAZIE.

 

Tagaytay, 30 maggio 2004

Sr. Margherita Tiburzi


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