URSULINE SISTERS  AHJ

 212 VER SUBDIVISION

Maitim 2nd East

4120 TAGAYTAY CITY

PHILIPPINES

FILIPPINE

la nuova casa

”Dal sogno alla realtà”

Quel che sembrava un sogno ”partire per le Filippine”

è diventata una realtà; eccoci a Tagaytay (60 km da Manila)


Filippine – Tagaytay 23 giugno – 7 luglio 2002

           

Il giorno 23 giugno alle ore 18.30 – ad accoglierci all’aeroporto di Manila c’erano frati Francescani Conventuali. Con i bagagli abbondanti passiamo fra la gente, la quale aggrappata alla rete di recinzione dell’aeroporto sembrava osservare ogni nostra mossa. La tipica calura di Manila con il suo caratteristico odore ci invade,,, ci convinciamo che siamo già lontane dalla nostra ITALIA e inizia “l’avventura”. Tra strombetti di jeepny e viavai di gente cerchiamo di caricare in macchina i bagagli al più presto e poi via! Verso Tagaytay per circa 1 ora di macchina.

Accolte dai giovani frati ceniamo con loro. Sulla lavagna un bel saluto per noi: “Welcome Sisters” e il disegno di un frate con un fiore in mano – è commovente e ci fa piacere la semplicità di tale accoglienza. 15 ore di viaggio in aereo, poi con la macchina, l’aria diversa… lo sforzo per spiccicare qualche parola in inglese senza troppo riuscirci… la differenza del fuso orario di 6 ore – ci facevano sentire frastornate, si voleva solo chiudere gli occhi con la speranza che il domani ci si svegliava alla nuova realtà con nuova energia.

Le 6.00 del mattino: Lodi e S. Messa con la comunità dei frati, poi la colazione e così diamo inizio al nuovo giorno. Quel che segue fa parte della cronaca – ogni passo, ogni incontro, ogni parola: un programma di vita per noi.

Si fa visita alle suore Agostiniane; sr. Carmen si rende disponibile per sbrigare le pratiche di richiesta del soggiorno per un anno e prenderci l’appuntamento con il Vescovo della Diocesi.

Si va nella casetta presa in affitto per prendere visione. Un signore che vi abita accanto ci apre e chiediamo al più presto di andare a pulirla, però dormiremo ancora dai Padri.

Visitiamo il capovillaggio e la sua famiglia. Sono contenti, cerchiamo di parlare con loro e fra gesti e brevi frasi riusciamo a comunicare. Ci regalano uova, melanzane e tanta cordialità.

Andiamo a trovare anche le suore Brigidine, non molto distanti da noi. Anche qui accoglienza festosa e disponibilità a qualsiasi bisogno nostro.

Nella chiesa dei Frati incontriamo altre suore – ci si saluta fraternamente, si fanno le presentazioni – sono le suore Ospedaliere della Misericordia; promettiamo di andarle a trovare. Sr. Arlene ne è la superiora: una filippina che parla italiano. Anche loro super disponibili ad ogni nostra necessità e ciò si è rivelato nei giorni che seguono (si sono interessate per trovare casa e terreno, possibile da affittare ed eventualmente comprare). Sr. Arlene ha dimostrato una grande capacità per aprirci ogni porta… ci ha portato anche alla Mariapolis dove abbiamo potuto contattare con una focolarina sig.ra Revi per le lezioni d’inglese da impartire a noi 3 volte la settimana. La strada ci è stata aperta anche con l’ausilio di sr. Eletta – la prima italiana delle suore Visitandine che siamo andate a conoscere e che ci ha messo al corrente delle sue peripezie iniziali e difficoltose agli inizi della sua venuta… ora ha un convento di clausura con 9 suore.

Restiamo sbalordite per l’accoglienza, la disponibilità e la concretezza di aiuto che abbiamo ricevuto da queste comunità. Disponibilità di consigli ma anche di tempo… tanto tempo… benzina per i viaggi, per le spese ecc… La premura di darci il mangiare già pronto quando per un giorno non avevamo in casa né luce, né acqua…

Un valido aiuto ci è stato dato anche da P. Sergio Fossati, rettore del seminario del PIME (originario di Como, parrocchia S. Agostino), specialmente per aprirci gli occhi sulle realtà del posto, della cultura e storia di questo popolo, nonché della scelta della Banca nella quale versare i nostri pochi soldi.

Non si finirebbe di scrivere se si volesse trascrivere ogni gesto di solidarietà che di giorno in giorno abbiamo vissuto – solo dire il “grazie” e imparare la “lezione di vita”.

Le suore Ospedaliere hanno accolto con gioia la proposta di partecipare con loro nell’azione vocazionale e già alla prossima che si farà a Cebu sr. Rosa Nita potrà andare con loro.

Abbiamo fatto visita anche al Vescovo Louis Antonio che ci ha accolte con tanta semplicità, gentilezza senza formalità solita dell’occidente. Senza schemi prestabiliti. Parla l’italiano. E’ contento della nostra presenza. Abbiamo esposto a Lui le nostre intenzioni e ci ha detto che facciamo bene perché di poveri ce ne sono molti qui. Vestito come un qualsiasi seminarista – solo l’anello al dito diceva che Lui era vescovo.. Ci siamo sentite subito a nostro agio. Ha espresso il desiderio di averci un giorno a pranzo. Abbiamo chiesto la benedizione per il nostro lavoro e consegnato il nostro depliants. Alla domanda come fare per poterci ancora incontrare con Lui – quale prassi seguire – ha sorriso e ha detto “non ci sono le prassi, basta venire”.

Tutto ci meraviglia, tutto ci interroga, tutto ci invita a riflettere come e cosa fare per essere vere testimoni del Vangelo e autentiche religiose Orsoline  - qui in terra Filippina.

Per ora cerchiamo di osservare, ascoltare, capire, accogliere tutto ciò che colpisce i nostri sensi e i nostri interessi apostolici. Avere una casa sicura, imparare meglio l’inglese, incontrare la gente ecc… ma soprattutto pregare con quella preghiera di lode, di domande, di sottomissione alla volontà di Dio e restare nella certezza che Dio dirige i nostri passi e se Dio è con noi tutto sarà bene.

Ci sentiamo sostenute dalle preghiere di tutta la Congregazione e degli amici; dai loro incoraggiamenti e auguri… Soprattutto dall’esempio della nostra Beata Fondatrice nel Suo desiderio profondo di essere missionaria col sorriso sulle labbra, il FIAT e il DEO GRATIAS nel cuore.

 sr.Margherita e sr.Rosa Nita

L’indirizzo della Comunità:

URSULINE SISTERS  SMSK

Road Barangai SAN JOSE

TAGAYTAY CITY

4120 PHILIPPINE

 

(N.B. Per attuale indirizzo: vedi sopra)


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